Storia del campanile di Curon

Storia del campanile di Curon

Se siete in Trentino-Alto Adige – più precisamente nella zona nord-occidentale della provincia di Bolzano – vi suggeriamo di passare da Curon Venosta per ammirare uno dei suggestivi luoghi che il nostro Paese ci offre.

Il paesino si trova a due passi dal lago artificiale di Resia, dalle cui acque fuoriesce un misterioso Campanile

La passione per i viaggi rende LBS il giusto interlocutore anche per consigli e creazione di itinerari a spasso per l’Italia e per il mondo.

Curiosi di sapere la storia?

Siamo nei primi anni del ‘900 e Curon – piccolo paesino appartenente all’Impero Austro-ungarico – lotta contro la decisione di innalzare di 5 metri il livello del lago naturale di Resia per produrre energia idroelettrica.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, Curon Venosta passa sotto bandiera italiana entrando a far parte del Trentino-Alto Adige.

Nel 1939 un gruppo industriale riceve il permesso dal Governo italiano: potrà innalzare il livello del lago di ben 22 metri, tramite l’unione con altri due laghi limitrofi, per creare un lago artificiale destinato alla produzione di energia idroelettrica.

La popolazione insorge, dato che l’intero paese e le sue frazioni sarebbero state sommerse.

Il 3 luglio 1948 il parroco Alfred Rieper si reca invano dal Papa a Roma in cerca di aiuto.

Purtroppo, nemmeno la Chiesa riesce ad intervenire.

Iniziano così a Curon Venosta i lavori che danno vita al lago artificiale nel 1950, mentre il paese viene sommerso e ricostruito a est del nuovo lago.

L’antica Chiesa – costruita nel ‘300 – viene demolita, mentre il Campanile viene risparmiato perché considerato un’opera d’arte dal Ministro delle Belle Arti.

Oggi il Campanile spunta dall’acqua come simbolo che ricorda il doloroso passato del paese e dei suoi abitanti e durante l’inverno, quando il lago si ghiaccia, è possibile raggiungerlo a piedi.

Fonte

www.camminiditalia.org

Giugno 2021